Passa ai contenuti principali

Dolomiti-bike, day #1

Verso il Pordoi




Lago di Misurina a Ferragosto. Come sarebbe bello fermarsi e continuare a pedalare ma a bordo di un pedalò, in mezzo al lago, con una birra in mano, dimentichi di tutto.
Invece no. 

#ilorddellacontessa non amano le cose facili. Accettano senza scomporsi gli sguardi di circostanza di chi ha optato per la classica passeggiatina del dopo pranzo e proseguono per la loro strada; una strada che è sempre, perennemente, in salita.
È tempo di Passo Giau, Passo Tre Croci, Tre Cime di Lavaredo (una cosa divertente che non farò mai più).
 Ovunque sono le tracce della guerra, la Gran Vera, la guerra più insensata nelle montagne più belle del mondo. 
Un altro genere di battaglia, a cui nessuno è obbligato e che ognuno sceglie da sè, attende invece chi decide di affrontare questa assurda salita.

Gimondi, Merckx, Fuente, Nibali.
 Sono solo alcuni di quelli che in questo altipiano meraviglioso e desertico hanno fatto il vuoto e scollinato per primi.
 Ma la storia non registra invece i nomi di tutti quelli che dietro al vincitore, mezz'ora, un'ora dopo, arrancano, contano i sassolini a bordo strada, si piantano in feroci zig zag mentre il vincitore è già sotto la doccia.

A loro si ispirano i Lord.
Sparsi sulla salita sotto il solleone, zigzagando, si lanciano l'un l'altro richiami e bestemmie, guardano la strada che sale verticale e si chiedono perché.
 Ma poi, ad uno ad uno, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, arrivano in cima, come ogni corridore ha sempre fatto, come ogni soldatino che fa il suo dovere.

Sono tutti contenti, perché ancora una volta sono sopravvissuti.
Sono tutti felici, perché sanno che le faticate in bicicletta non sono mai inutili.
Per arrivare a casa mancano ancora molti km, un mega temporale schivato riparandosi in un improbabile albergo stile Shining tra Cortina e Dobbiaco, e per finire la salita al passo Falzarego.
Ma la felicità di arrivare su questo passo è purtroppo vanificata dalla comparsa di un altro temporale con acqua a secchiate, bici che non frena, freddo cane e 20km di discesa che lasciano i Lord congelati, bagnati e mezzi morti.
Ma più felici e affamati che mai!


Al lago di Misurina

Commenti

I PIU LETTI!

Remembering Stilfserjoch

San Fermo, ovvero breve e fuggevole visione dell'inferno

Chiudo gli occhi e vedo la neve: Mezzalama 2017

Come le Dolomiti, ma senza seggiovie