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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Vento in faccia

Il vento in bicicletta: la salita invisibile. Sembra di combattere una battaglia che gli altri ignorano, che solo io comprendo. Quelli che incontro pedalano sciolti, il loro viso non porta tracce di sofferenza. Eccole le strade calde della Toscana, e di tutto il sud Italia: un asfalto liscio, lucidato dalla calura estiva, solcato da gobbe e irregolarità che non hanno la durezza delle nostre: quelle che da noi sono crepe qui hanno un aspetto morbido e denso. L'Aurelia se ne va così, ampia, chiara, diritta: ai lati scorrono pini marittimi contorti, di anno in anno sempre uguali a se stessi. Erba alta e seccata dal sole, spighe mosse dal vento, oleandri invadenti si sporgono sulla carreggiata, mi arrivano quasi in faccia, colorati, veloci. Ogni tanto le case rosse dell'ANAS compaiono e scompaiono nell'ombra, e intorno il rumore del vento e delle cicale. Se lasci l'Aurelia, tentando di fuggire il vento e non riuscendoci mai, appaiono le stradine che vanno nell'ent