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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

San Fermo, ovvero breve e fuggevole visione dell'inferno

Per chi la conosce, per chi la cerca, per chi sa che non si può sfuggirle, la fatica ha un nome: Colli di San Fermo. Non si sale dal lago d'Iseo, il lago è un miraggio lontano, un premio per chi scollinerà dopo 10 km di salita vera. A Grone i cartelli non li mettono a caso, e se dicono 17%, se dicono 18%, se non segnalano alcun tornante, forse è il caso di abbassare la testa e prepararsi a guardare in terra per molti lunghissimi minuti. Ma #ilorddellacontessa conoscono bene questa salita, sulla prima serie di tornanti a fusillo hanno più volte intravisto santi e madonne, e hanno dovuto stringere i denti per sembrare ancora freschi, mentre molti colleghi ciclisti sfrecciavano in senso contrario sfoggiando mantelline e sorrisetti di circostanza della durata di un secondo, il tempo di essere risucchiati dalla discesa vertiginosa, lasciando al loro destino zigzagante e lentissimo chi ha deciso di affrontare questa strada dalla parte della salita. Anni fa ricordo che nel drittone ce