Valcanale, 1997. Anni di neve e sci dritti, tute sgargianti e colori fluo, parcheggi pieni e seggiovie monoposto, quelle con la sbarra e le gambe penzoloni. Valcanale, 1997, marzo: piccola Carlotta di anni 9 alle prime vere gare di sci con il papà: prime sveglie all’alba e colazioni con l’uovo sbattuto, e poi via in montagna, al bar a prendere il numero, in coda alla seggiovia, sci che schiacciano altri sci, ed ecco apparire dall’alto la pista tracciata (com’è liscia ancora!), e poi ricognizione, un po’ di paura, sonno, gambe strane. Ma il papà è sempre qui, sempre dietro, a vedere se hai freddo alle mani, se vuoi il cioccolato, se devi fare pipì. Poi c’è stata quella volta che proprio non volevo scendere. Tutti quelli davanti a me erano partiti: vieni mi dicono, tocca a te , ma io proprio non ci volevo entrare nel gabbiotto di partenza, e fuori era tutto un saltellare di bambinetti senza sci e allenatori, e le porte stavano rosse e blu nell’ombra azzurra della mattina invernal...
Cicloracconti & Itinerari